Aforismi
“La conoscenza non è nulla, l’immaginazione è tutto” (Albert Einstein)
"Che la Scienza e la Poesia siano sorelle non è un vero segreto per chi le conosce, ma rimane un mistero e un ostacolo insormontabile per molti, al punto che nelle più astratte, formali e controintuitive branche della ricerca scientifica un’elevata immaginazione, simile a quella del poeta, è spesso più utile di un lavoro perseverante" (Frederick Pollock)
"Il dottore del futuro non darà medicinali, ma interesserà i suoi pazienti nella cura del quadro scheletrico, nell'alimentazione, nella causa e prevenzione del disturbo" (Thomas Edison)
“Il dolore è quello che il malato dice sia, e non quello che gli altri credono dovrebbe essere” (Osler, 1984)
"Il dolore è sempre una esperienza soggettiva. Ogni individuo apprende il significato di tale parola attraverso le esperienze correlate ad una lesione, già dal terzo trimestre di gravidanza. E’ influenzato da età, sesso, cultura, comunicazione, precedenti esperienze. Il ricordo di spiacevoli sensazioni dolorose può influenzare significativamente la percezione di un nuovo stimolo doloroso" (Bryant 1993)
"L’uomo non sempre rifugge il dolore ma anzi talvolta lo ricerca…Provando dolore si salda un debito, e ciò permette di continuare a esistere. Guarire questi malati che sembrano nati sotto una cattiva stella non è il miglior servizio che si possa rendere loro, se in qualche modo non viene resa trasparente la logica incosciente della loro condotta" (David Le Breton)
"Il minimo dolore del nostro dito mignolo ci preoccupa e ci turba molto di più del massacro di milioni dei nostri simili" (William Hazlitt)
“Io non so come mi giudica il Mondo; a me sembra d’essere un bambino che giuoca sulla spiaggia del mare e si rallegra se di quando in quando trova un ciottolo più liscio degli altri o una conchiglia più bella delle altre, mentre il grande oceano della verità sta inesplorato dinanzi a lui” (Isaac Newton)
"Prendi la comprensione dell’Oriente e la scienza dell’Occidente, e poi cerca" (Georges Ivanovic Gurdjieff)
"Nella pratica della tua arte abbia la prevalenza il come far star bene il paziente; e se questo può essere fatto in più di un modo, scegli il meno complicato" (Ippocrate IV-V secolo ac “Sulle articolazioni”)
“Non permettere che alcuno ti convinca di curarlo se prima non ti abbia aperto il suo animo, giacché il grande errore che commettono i medici del nostro tempo, nel sanare le infermità, è di considerare separati lo spirito dal corpo. Non si può guarire l’uno senza curare l’altro” (Socrate)
“Bisogna entrare in relazione con l’altro dalla porta che lascia aperta” (Ann Brennan)
"La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico" (Cesare Pavese)
“La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di tutta la vera scienza. Se esiste un concetto come quello di Dio, allora è un sottile spirito, non l'immagine dell'uomo che così tanti hanno fissata nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste in un'umile ammirazione per questo infinito e superiore spirito che rivela se stesso nei minimi dettagli che noi siamo capaci di percepire con le nostre deboli e fragili menti” (Albert Einstein)
"Individui tesi al pensiero positivo si ammalano più difficilmente e comunque guariscono molto più rapidamente di altri, prigionieri del dubbio o di pensieri negativi. I pensieri negativi sono peggio di un cancro, di un infarto. Sono il flagello dell'umanità...” (H. Lindemann)
"Qualsiasi terapia, anche chirurgica, se aspramente criticata, tanto da farne perdere ogni fiducia, può divenire inefficace.” (H. Lindemann)
"La separazione della psicologia dalla biologia è del tutto artificiale perché la psiche umana vive in unione indissolubile con il corpo" (C.G. Jung)
“Ci sono solo due modi di vivere la propria vita: uno come se tutto fosse un miracolo; l'altro come se tutto fosse un miracolo” (Albert Einstein)
"Lo sport, come il vino, è eccellente per la salute e per il benessere ma non bisogna abusarne" (Anonimo)
"Non esistono due mondi separati, due realtà diverse, un mondo normale e uno paranormale... esiste un mondo unico, che si può "guardare" o "vedere" …" (Carlos Castaneda)
"Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” (Albert Einstein)
"Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita" (Boris Pasternak)
"Ciò di cui ho veramente bisogno è di chiarire nella mia mente ciò che devo fare, non ciò che devo conoscere, pur considerando che il conoscere deve precedere ogni azione. La cosa importante è capire a che cosa sono destinato, scorgere ciò che la Divinità vuole che io faccia; il punto è trovare la verità che è vera per me, trovare l'idea per la quale sono pronto a vivere e a morire" (Søren Aabye Kierkegaard)
"L'uomo è un albero rovesciato, le cui radici anziché affondare nella terra tendono verso il cielo" (Platone)
"Lo status della verità, in senso oggettivo, come corrispondenza ai fatti, può paragonarsi a quello di una cima montuosa, normalmente avvolta fra le nuvole. Uno scalatore può non soltanto avere difficoltà a raggiungerla, ma anche non accorgersene quando vi giunge, poiché può non riuscire a distinguere, nelle nuvole, fra la vetta principale e un picco secondario" (Karl Popper)
“Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito“ (William Blake)
"Sono sempre stato interessato alla differenza tra "fatto" e "verità". E ho sempre sentito che esiste qualcosa come una verità più profonda. Esiste nel cinema, e la chiamerei "verità estatica". È più o meno come in poesia. Quando leggi una grande poesia, senti immediatamente, nel tuo cuore, nelle tue budella, che c'è una profonda, inerente verità, una verità estatica......essa è misteriosa ed elusiva, e può essere colta solo per mezzo di invenzione e immaginazione e stilizzazione..." (Werner Herzog)
"Trovare il cammino attraverso il labirinto del proprio tempo, senza soccombergli, ma anche senza saltarne fuori" (Elias Canetti)
"Et quid amabo nisi quod rerum enigma est? "(F.W. Nietzsche)
"La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo. È l'onnipotenza del pensiero propria dell'età infantile" (Donald W. Winnicott)
"Sono giunto alla linea dove ha termine la nostalgia, e la goccia di pianto si muta in alabastro di spirito" (Federico Garcia Lorca)
"Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento." (Carmelo Bene)
"E nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, hai appreso nel corso della tua vita..." (Milton Erickson)
"Le cose che ti si offrono in mille dimensioni, come favola o come verità, non sono che una torre di Babelen se l'amore non le lega" (Goethe)
"Gli eventi ambigui mi affascinano sempre perché sembrano accadere proprio in quei momenti quando la vita scosta il velo" (Jean Dubuffet)
"Sia nella mia esperienza di medico che nella mia vita, mi sono ripetutamente trovato di fronte al mistero dell'amore, e non sono mai stato capace di spiegare che cosa esso sia...qui si trovano il massimo e il minimo, il più remoto e il più vicino, il più alto e il più basso, e non si può parlare senza considerare anche l'altro. Qualunque cosa si possa dire, nessuna parola potrà mai esprimere tutto. Parlare di aspetti parziali è sempre troppo o troppo poco, perché soltanto il tutto ha significato. L'amore "soffre ogni cosa" e "sopporta ogni cosa" (I Cor., XIII, 7). Queste parole dicono tutto ciò che c'è da dire; non c'è nulla da aggiungere. Perché noi siamo, nel senso più profondo, le vittime e i mezzi e gli strumenti dell'"amore" cosmogonico...L'amore non viene mai meno, sia che si parli con la "lingua degli angeli" o che, con esattezza scientifica, tracci la vita della cellula risalendo fino al suo più ultimo fondamento. L'uomo può cercare di dare un nome all'amore, attribuendogli tutti quelli che ha a disposizione, ma sarà sempre vittima di infinite illusioni. Se possiede un granello di saggezza, deporrà le armi e chiamerà l'ignoto con il più ignoto, ignotum per ignotius, cioè con il nome di Dio" (Carl Gustav Jung)
"Darei la mia vita per un uomo che è alla ricerca della verità. Ma di buon grado ucciderei un uomo che pensa di aver trovato la verità." (Luis Buñuel)
"I'm looking for the face I had before the world was made" (Yeats - The winding stairs)
"Se per mezzo dell'ipnosi lo spirito cosciente fosse indotto al sonno e fosse al tempo stesso risvegliata la sua parte subcosciente, il problema sarebbe risolto, le carceri della mente spalancherebbero le loro porte e i prigionieri ritornerebbero alla luce del sole" (Jack London)
"Bisogna avere il caos dentro di sé per poter generare una stella danzante" (Friedrich W. Nietzsche)
"...l'aforisma è al tempo stesso l'arte di interpretare e la cosa da interpretare; la poesia, l'arte di valutare e la cosa da valutare. L'interprete è il fisiologo o il medico, quello che considera i fenomeni come dei sintomi e parla per aforismi.
Il valutatore è l'artista, che considera e produce "prospettive", che parla attraverso la poesia.
Il filosofo del futuro è artista e medico - in una parola, legislatore" (Gilles Deleuze - "Nietzsche")
"Ho veduto una sola volta l'unica, colei che la mia anima cercava, e la perfezione che noi collochiamo al di sopra delle stelle, che noi allontaniamo sino alla fine del tempo, questa perfezione l'ho sentita presente. Era là, questo essere supremo, là nella sfera dell'umana natura e delle cose esistenti. Non vi domando più dove essa sia: è esistita nel mondo e può tornarvi; vi è soltanto nascosta. Non domando più che cosa sia, l'ho veduta, l'ho conosciuta. O voi, che cercate quanto vi è di più alto e di più perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell'azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza" (Friedrich Holderlin)
"Riflettendo sulla mia esperienza, mi trovai d'accordo con l'eminente filosofo di Cambridge dottor C.D. Broad, che "faremmo bene a considerare, molto più seriamente di quanto ora siamo indotti a fare, il tipo di teoria che Bergson espose relativamente alla memoria e alla percezione dei sensi. L'ipotesi é che la funzione del cervello e del sistema nervoso e degli organi dei sensi sia principalmente eliminativa e non produttiva. Chiunque è capace in ogni momento di ricordare tutto ciò che gli è accaduto e di percepire tutto ciò che accade dovunque nell'universo. La funzione del cervello e del sistema nervoso è di proteggerci contro il pericolo di essere sopraffatti e confusi da questa massa di conoscenza in gran parte inutile e irrilevante, cacciando via la maggior parte di ciò che altrimenti percepiremmo o ricorderemmo in ogni momento, e lasciando solo quella piccolissima e particolare selezione che ha probabilità di essere utile in pratica". Secondo questa teoria, ciascuno di noi è potenzialmente l'Intelletto in Genere. Ma in quanto animali, è nostro compito sopravvivere a ogni costo. Per rendere possibile la sopravvivenza biologica, l'Intelletto in Genere deve essere filtrato attraverso la valvola riducente del cervello e del sistema nervoso. Ciò che viene fuori dall'altro capo è il misero rigagnolo della specie di coscienza che ci aiuterà a vivere sulla superficie di questo particolare pianeta..." (Aldous Huxley - Le porte della percezione)
"Una psicoanalisi materiale può...aiutarci a guarire delle nostre immagini, o almeno aiutarci a limitare l'influsso delle nostre immagini. Si può allora sperare...di poter rendere felice l'immaginazione, o, in altre parole, di poter dare una buona coscienza all'immaginazione, accordandole appieno tutti i suoi mezzi d'espressione, tutte le immagini materiali che si affollano nei sogni naturali, durante la normale attività onirica. Rendere felice l'immaginazione, lasciarla operare in tutta la sua esuberanza, vuol dire precisamente attribuire all'immaginazione la sua vera funzione di propulsione psichica" (Gaston Bachelard)
"Il pensiero chiaro non ci basta. Esso definisce un mondo usato fino alla nausea. Ciò che è chiaro è ciò che serve da scorza alla vita. Questa vita troppo conosciuta e che ha perduto tutti i suoi simboli, cominciamo ad avvederci che non è tutta la vita. E l'epoca d'oggi è bella per i maghi e per i santi, più bella di quanto non sia mai stata" (Antonin Artaud)
"In certi momenti mi sembrava che il mondo stesse diventando di pietra: una lenta pietrificazione più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi, ma che non risparmiava nessun aspetto della vita....
Nei momenti in cui il regno dell'umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell'irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un'altra ottica, un'altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro..." (Italo Calvino)
"Io volevo sapere una cosa: credete voi in Dio o no?" disse Stavrogin guardandolo con durezza" " Io credo nella Russia, nella sua ortodossia...Io credo nel corpo di Cristo...Io credo che la sua nuova venuta accadrà in Russia...Io credo..." si mise a balbettare esaltato Satov.
"E in Dio? in Dio?" "Io...io crederò in Dio"
(Da "I Demoni" di Dostojevski)
"Cosa aggiungere a questo? Qui é genialmente colta quella condizione di sgomento spirituale, quella carenza e quella deficienza dell'anima che sta diventando il carattere più costante dell'uomo moderno, il quale può essere definito un impotente spirituale. Il bello é celato agli occhi di coloro che non cercano la verità, o per i quali essa é controindicata. Questa profonda mancanza di spiritualità di colui che non percepisce, ma giudica l'arte, il suo rifiuto e la sua mancanza di disponibilità a riflettere sul significato e sullo scopo della propria esistenza nel significato più alto del termine, assai sovente vengono mascherate con l'esclamazione primitiva fino alla volgarità: "Non mi piace!", "Non mi interessa!".
Questo é un argomento a cui é impossibile controbattere, ma spesso assomiglia alla reazione di un nato cieco, al quale si sforzano di descrivere un arcobaleno.
Analogamente l'uomo contemporaneo, incapace di meditare sulla verità, rimane semplicemente sordo alla sofferenza, attraverso la quale é passato l'artista per condividere con gli altri la verità da lui attinta" (Andrej Tarkovskij)
"In ogni pensiero è importante ciò che esso lascia inespresso, quanto esso ama questo inespresso, e quanto
gli si avvicina senza toccarlo. Certe cose, anche, vengono dette affinché non possano essere dette mai più. Sono di questa specie i pensieri audaci, nella ripetizione la loro audacia muore. Il fulmine non deve cadere due volte nello stesso posto. La sua tensione é la sua fortuna, ma la sua luce è solo fuggevole.
Dove nasce un fuoco, il fulmine non c'é più. I pensieri che si articolano in un sistema sono
senza pietà. Gradualmente escludono l'inespresso e poi se lo lasciano alle spalle finché muore di sete" (Elias Canetti)
"Il simbolo è veramente tale soltanto quando esso è inesauribile e sconfinato nel suo significato, quando esso esprime nel proprio linguaggio arcano (ieratico e magico) dell'allusione e della suggestione qualcosa di inesprimibile, qualcosa rispetto a cui la parola esteriore è inadeguata. Esso possiede una molteplicità di volti e di pensieri ed è sempre oscuro nella sua remota profondità... esso è una formazione organica, come un cristallo...esso è persino una sorta di monade e in ciò differisce dalla struttura complessa e scomponibile dell'allegoria, della parabola o della similitudine...I simboli sono indicibili e inspiegabili, e noi siamo impotenti davanti al loro significato integrale e misterioso" (Vjaceslav Ivanov)
“ Al contrario, rispondo, chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.” (Italo Calvino)
"...il vero ricercatore e creatore d'arte è sempre collocato al di fuori della consuetudine. Non già perché egli lo voglia, ma perché deve trovarsi al di fuori se vuole mandare ad effetto; se non vuole cadere preda dei grandi errori mentali" (Wilhelm Reich)